Nemo ne ha parlato in questo blog proprio qualche tempo fa: project Natal, ovvero il nuovo sistema di interfaccia videoludica targato Microsoft che ha spalancato diverse bocche durante l'ultimo E3. Lo sviluppo continua aspettando di essere implementato nella nuova XBox, intanto un giornalista ha ben pensato di girare con una telecamera nascosta una recente conferenza stampa tenuta dal capoccia del progetto Peter Moluneux. Abbiamo quindi un piccolo update che ci aggiorna sulle stupefacenti potenzialità di Natal.
Per chi non volesse rileggere il post di Nemo riassumiamo di cosa tratta il Natal Project:
1) I controller scompaiono. Si gioca con il corpo. Si viene scannerizzati e muovendo una mano facciamo compiere un'azione al nostro avatar digitale.
2) Si sperimenta una nuova forma d'intelligenza artificiale capace di riconoscere oggetti e persone reali. Questa parte del progetto si chiama MILO, ed è proprio l'aggiornamento di cui vi parlo (Milo ci mostra come sia facile "prendere" dei disegni dal mondo reale e inserirli in un mondo digitale)...
dopo una lunga assenza, eccomi finalmente di ritorno, fedele come sempre ai dettami del cool hunting. Prima di iniziare vorrei ringraziare Nemo che, tra i suoi tanti impegni, è riuscito a mantenere vivo questo piccolo blog. Giusto per farmi perdonare vorrei parlarvi di un evento che circa due anni fa ha ispirato la nascita di questo piccolo spazio virtuale.
Era una notte buia e tempestosa, tra i fitti vapori di una sgangherata casa di studenti, due buzzurri infreddoliti erano alle prese con fatti e misfatti di difficile comprensione. Aleggiavano tetri e cupi, sussurri maligni che premonivano la fine dei nostri tempi. Segreti inconfessabili si facevano strada tra le crepe distorte di due oscure esistenze universitarie. Notte dopo notte, seduti ad un tavolo, i nostri eroi discutevano sulle possibilità funeste che venivano loro predette da strambe figure senza volto: “Il mondo sta per finire”; “Carestia, distruzione, sofferenza, ecco il vostro futuro!”; “Se volete salvarvi dovrete compiere un cammino interiore che risvegli le vostre coscienze”; “21 dicembre 2012, ricordatevi questa data!”; “Ehi!, dove cacchio è finita la mia birra?”.
E via discorrendo…
Ecco quindi la rivelazione. Una luce abbagliante si accende nelle nostre teste rintronate: vuoi vedere che questa cacchiata del 2012 diventerà una vera e propria mania (di solito di "vero e proprio" c’è solo l’”arsenale”, però passatemela)?. Tanto è stato. Da idiozia internettara underground, la sconvolgente previsione dei Maya è col tempo approdata su diversi media (sarà questo un esempio di crossmedialità?): televisione, stampa, libri… e tra poco anche al cinema con un film dal titolo (udite, udite) “2012”. La fantasia al potere.
A parte gli scherzi, sappiamo benissimo che il complottismo apocalittico non nasce oggi. Tanti sono gli esempi che nel corso del tempo hanno riguardato comete, eruzioni, ritorni divini, alieni, conflitti nucleari, Marzullo… Ma mai come oggi è stato possibile creare un mito tanto complesso da investire in un colpo solo decine e decine di argomenti, tutti supportati da una narrazione continua e progressiva e tutto possibile solo attraverso un modello comportamentale di tipo virale. Tradotto: dammi un forum e una baggianata e lascio agli utenti la scrittura della miglior sceneggiatura di tutti i tempi.
Volete degli esempi? Vi basti pensare che intorno al 2012 ruotano (in ordine sparso e non esaustivo):
- Un pianeta da un orbita “strana” chiamato Nibiru che potrà impattare con la terra,
- Un pianeta da un orbita “strana” chiamato Nibiru che, abitato da i nostri progenitori, verrà a farci visita grazie ad una tecnologia portentosa che lo ha trasformato in una enorme astronave.
- La leggenda simil psico-esoterica che vede nei bambini nati intorno al 1980 un nuovo passaggio evolutivo in grado di gestire un risveglio globale delle nostre coscienze corrotte (bambini indaco, ma anche cristallo, diamante, pongo e poliuretano).
- Un aumento vertiginoso dell’attività magnetica solare che potrà distruggere tutto ciò che l’uomo ha costruito fin’ora, o più semplicemente rivoltarci il cervello e trasformare tutta la popolazione in un ibrido compreso tra Gandhi e Madre Teresa (brrr..).
- Il ritorno di una razza aliena, i Nordici, capitanata dall’ineffabile Ashtar Sheran (per saperne di più su Ashtar Sheran clicca qui) che ci vedrà partecipi in una guerra contro dei cattivoni a forma di lucertola chiamati simpaticamente rettiliani.
- Un complotto governativo globale, universale e divino, che attraverso il controllo climatico (scie chimiche), geologico e psicologico si appresta a fare non si sa bene cosa…
"Dexter" è una delle serie che ha sbalordito pubblico e critica per il suo essere politicamente scorretta. Esattamente come i suoi compagni di canale Weeds e Californication che parlano di argomenti controversi come sesso e droga, è una serie televisiva che spiazza, abbaglia, inganna, affascina.
Chiunque la vede, difficilmente rimane indifferente di fronte al fascino oscuro del Male. E si è subito rapiti da questo antieroe (peraltro Micheal C. Hall è anche un ottimo attore) simbolo di una malvagità inspiegabile, contemporaneamente inaccettabile e orribile per il mondo e che per non esplodere e annientare le persone innocenti, viene rieducato e indirizzato verso i suoi simili: gli assassini seriali.
La domanda vera è: è giusto tifare per killer di serial killer?
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